Infezioni nosocomiali, qualche dato utile

Infezioni nosocomiali, qualche dato utile

Le infezioni nosocomiali, più propriamente dette infezioni correlate all’assistenza (ICA) sono purtroppo molto frequenti in Italia. A renderle particolarmente gravi è il fatto che queste infezioni non sono presenti nel paziente al momento dell’accesso nella struttura sanitaria, ma insorgono proprio durante il ricovero ospedaliero o dopo le dimissioni, rendendosi evidenti dopo 48 ore o più.

Questo Report è un vero punto di riferimento per farsi un’idea su quali sono i casi più frequenti di malasanità e imparare quindi a riconoscerli, valutando l’eventualità di richiedere un risarcimento danni a un’Azienda Sanitaria. Scopriamo quindi insieme quali sono.

Uno studio del Ministero della Salute ha rilevato che ogni 100 pazienti ricoverati in ospedale circa 6,3 contraggono un’infezione nosocomiale. I numeri scendono invece nel caso dell’assistenza domiciliare, in cui solo 1 paziente ogni 100 contrae una ICA.

In ogni caso, bisogna far notare che molte infezioni ospedaliere non vengono denunciate: i numeri potrebbero essere quindi decisamente sottostimati.

A rendere il quadro più preoccupante sono poi le conseguenze di un’infezione correlata all’assistenza. Secondo il primo rapporto globale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, le ICA sono infatti responsabili di:

• Prolungamento della degenza (il Ministero della Salute ha calcolato circa 16 milioni di giornate aggiuntive di degenza);

• Disabilità a lungo termine;

• Incremento della resistenza dei microrganismi agli antibiotici;

• Peso economico aggiuntivo per il sistema sanitario e le famiglie;

• Mortalità in eccesso (37.000 decessi attribuibili direttamente alle ICA e 110.000 decessi per i quali rappresentano una concausa, sempre secondo dati dal Ministero della Salute).

costo-risarcimenti-malasanita

Per capire lo stato dei sinistri correlati alle ICA, possiamo prendere come punto di riferimento il 12° MedMal Report realizzato dall’agenzia Marsh.

Come mette in luce il rapporto, considerando l’intera casistica dei casi di malasanità in Italia, le infezioni ospedaliere rappresentano il 7,5% del totale dei sinistri analizzati, quarte in classifica dopo gli errori chirurgici, diagnostici e terapeutici. Il dato ha inoltre subìto un incremento nel 2019, mentre il trend andava diminuendo dal 2016 al 2018.

La maggior parte dei sinistri causati da infezioni nosocomiali appartengono comunque all’area chirurgica, come dimostra la tabella riassuntiva riportata di seguito.

Tipologia di infezione

Definizione

Incidenza sul totale delle ICA

Infezione post-chirurgica

Infezione sviluppata in diretta conseguenza di un intervento chirurgico, esclusa la ferita localizzata della ferita chirurgica

40,6%

Infezione della ferita chirurgica

Infezione localizzata della ferita chirurgica

6,4%

Infezione sistemica

Qualunque infezione contratta durante il ricovero che sfocia in sepsi/shock settico

9,1%

Infezione all’apparato respiratorio

Infezione contratta durante il ricovero che interessa le vie aeree (es. polmonite)

3,4%

Infezione localizzata

Infezione che interessa una specifica parte del corpo, contratta durante il ricovero in seguito a trattamenti non chirurgici

12,8%

Altre infezioni nosocomiali

Altre infezioni correlate al ricovero

27,7%

 

Un altro dato che il MedMal Report mette in evidenza è che le infezioni ospedaliere denunciate provocano decessi in percentuale maggiore rispetto a qualsiasi altro sinistro (17% dei decessi registrati). Di questi, viene fatto notare che la maggior parte deriva dalle infezioni delle vie aeree.

Relativamente alle tipologie di pratica risarcitoria, il MedMal Report evidenzia un maggiore ricorso alla mediazione rispetto ai procedimenti penali, che sono presenti in minima parte. Prevalgono comunque le pratiche gestite in via stragiudiziale (71,5%), seguite dai procedimenti civili (22%), mediazione (4,9%) e procedimenti penali (1,6%).

Il tempo medio di liquidazione di una denuncia per un sinistro causato da infezione nosocomiale è tra le più alte: si tratta infatti di 2,7 anni, mentre la media di liquidato si conferma sui 97.486 €.

Pensi di essere stato vittima di un caso di malasanità?

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