09 Mag Malasanità: caso chiuso e risarcimento in tempi brevi
Dopo solo un anno e mezzo, la richiesta risarcitoria dei familiari della Sig.ra Rosa, vittima di un episodio di malasanità, ha avuto esito positivo. Il caso si è chiuso con successo per via stragiudiziale.
Nel maggio 2020, i familiari della Sig.ra Rosa chiamarono il 118 a seguito di dolori addominali crescenti che da qualche giorno le si erano presentati, unitamente ad uno stato febbrile ed a feci picee.
L’ambulanza giungeva in ospedale alle ore 9:00, dove la Sig.ra Rosa veniva accolta in Pronto Soccorso in codice rosso e diagnosi di “sospetta sindrome coronarica acuta”.
Venivano quindi richiesti gli esami ematochimici e una visita cardiologica, mentre non veniva riportato alcun dato anamnestico relativo agli ultimi giorni.
Solo più tardi, al momento del ricovero presso il reparto di gastroenterologia, il medico riporterà “un episodio febbrile avvenuto qualche giorno prima ed anche alvo con feci picee negli ultimi giorni” supponendo uno stato di melena.
Alle ore 10:30 i valori ematochimici mostravano un tasso di emoglobina pari a 4,2 e 1.720.000 globuli rossi in un quadro di marcata anemia.
La consulenza cardiologica successiva riportava “dolore epigastrico e l’ECG mostrava un lieve sottoslivellamento dello ST compatibile con sofferenza sub-endocardica secondaria alla grave anemizzazione e si consigliava emotrasfusione e consulenza gastroenterologica”.
Nonostante un quadro che denotava la grave anemizzazione, con il rischio di multi organ failure, alla Sig.ra Rosa fu infusa una sola sacca di sangue alle ore 16:00 dopo che la stessa era stata trasferita d’urgenza nel reparto di gastroenterologia.
Il paziente, infatti, aveva perso i sensi con il manifestarsi di un quadro dei valori vitali che denotava uno stato irreversibile. La conseguenza naturale di tale approccio terapeutico omissivo fu quindi irrimediabilmente l’exitus della Sig.ra Rosa.
La richiesta risarcitoria inoltrata dai legali fiduciari di BS Tutele e Risarcimenti ha avuto un esito positivo e la vertenza è stata chiusa in ambito stragiudiziale dopo un anno e mezzo.
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